Quindi registro la prima puntata di tutto e poi decido.
Con la mia testa.
Nonostante un mio collega abbia recensito la nuova serie “Touch” in poche e semplici parole, cito testuale: è una cazzata non perdere tempo, come mio solito ho preferito verificare di persona.
E ho fatto bene.
Questa serie non è di certo un capolavoro, ma diciamo che “si lascia guardare”, è carino, veloce e almeno non tratta dei soliti argomenti ormai triti e ritriti.
Quindi il mio giudizio è tutto sommato positivo.Se non si ha nulla da fare, direi perchè no?
Il fatto che mi piaccia nonostante il protagonista sia un bambino di dieci anni sembrerà molto strano, infatti lo è.
Ma a tutto c'è una spiegazione: il bambino è autistico e non parla, quindi il solito fastidio provocato dal doppiaggio italiano grazie al cielo per stavolta è scongiurato.
Quindi si può fare.
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