tutti quelli che passano da un blog hanno un bagaglio. alcuni hanno solo un bagaglio a mano, poche cose, "sto leggero". così leggero da poterlo infilare nella cappelliera, o nei commenti a post passati. infiltrazioni. vien da chiedersi se chi viaggia leggero lo fa perché ha poche cose da portare. o se invece sta semplicemente esplorando, come nel mio caso. sono uscito dal mio praticello e sto curiosando qua e là. ho lasciato la porta aperta, non sono abbigliato in modo adeguato ai lunghi viaggi, non so quanta autonomia potrò avere. nel mio giretto sono passato da qui e ho trovato cose che da me non ci sono. consuetudini, quotidianità, persone, scambi, affinità. io sono il tipo che non si butta al centro del bancone sbraitando, no. io sono il tipo che si appoggia al muro vicino alla porta e si guarda quello che succede. e cerco di capire se quello che succede ha unsenso o potrà avere un senso anche per me. una parola rubata, uno sguardo vispo, semplicemente un giro offerto. hai ragione, ci sono blog che mi lasciano stupito. letture. alcuni poi hanno dentro cose che mi parlano di me. cose che prendo, elaboro e trascrivo altrove, se è il caso. in fondo un blogger altro non è che il trascrittore delle sue stesse emozioni. diario di bordo e rendicontazione, diario di affetti e di effetti.
sto pensando che non serve avere un proprio blog, se poi nessuno ci passa. happiness only real if shared. ma vale per molte altre emozioni. mi chiedo quanti siano i diari segreti.
come vedi ho ripreso il cammino, lasciandomi le buche alle spalle. spero non ti dispiaccia. penso che proseguirò a piedi.
tutti quelli che passano da un blog hanno un bagaglio.
RispondiEliminaalcuni hanno solo un bagaglio a mano, poche cose, "sto leggero". così leggero da poterlo infilare nella cappelliera, o nei commenti a post passati.
infiltrazioni.
vien da chiedersi se chi viaggia leggero lo fa perché ha poche cose da portare. o se invece sta semplicemente esplorando, come nel mio caso.
sono uscito dal mio praticello e sto curiosando qua e là.
ho lasciato la porta aperta, non sono abbigliato in modo adeguato ai lunghi viaggi, non so quanta autonomia potrò avere.
nel mio giretto sono passato da qui e ho trovato cose che da me non ci sono. consuetudini, quotidianità, persone, scambi, affinità.
io sono il tipo che non si butta al centro del bancone sbraitando, no. io sono il tipo che si appoggia al muro vicino alla porta e si guarda quello che succede. e cerco di capire se quello che succede ha unsenso o potrà avere un senso anche per me. una parola rubata, uno sguardo vispo, semplicemente un giro offerto.
hai ragione, ci sono blog che mi lasciano stupito. letture.
alcuni poi hanno dentro cose che mi parlano di me. cose che prendo, elaboro e trascrivo altrove, se è il caso.
in fondo un blogger altro non è che il trascrittore delle sue stesse emozioni.
diario di bordo e rendicontazione, diario di affetti e di effetti.
sto pensando che non serve avere un proprio blog, se poi nessuno ci passa.
happiness only real if shared.
ma vale per molte altre emozioni.
mi chiedo quanti siano i diari segreti.
come vedi ho ripreso il cammino, lasciandomi le buche alle spalle.
spero non ti dispiaccia.
penso che proseguirò a piedi.
udl
che dire? Bentornato!
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