mercoledì 31 ottobre 2012

Ottava giornata - serie A

Sto cercando di fare mente locale per la nona giornata e mi accorgo che ok la settimana non ho scritto nulla ma almeno della partita importante, il derby, ho parlato.
E l'ottava giornata?
Dov'è?
Siccome non mi ricordo niente vado a vedere i risultati.
Ok all'ottava giornata l'inter ha vinto.
Molto bene.
Il milan ha perso con la lazio, e mi pare pure di aver visto la partita, mi pare eh.
La roma aveva vinto con il genoa, e mi pare di aver visto anche quella.
E il napoli l'unica volta che mi deve fare la cortesia di vincere, cosa fa? Le prende dalla juve.
Ma dai napoli, ma uff.
Non ti potevi sforzare un po'?
Mi viene il nervoso a non so quante settimane di distanza.
Ora mi è chiaro perchè ho rimosso l'ottava giornata di campionato.

Le fiabe

Da piccola passavo in rassegna tutte le fiabe alla ricerca della protagonista giusta nella quale immedesimarmi.

Biancaneve non mi è mai piaciuta molto, prima di tutto perchè aveva i capelli scuri, e non so perchè questa peculiarità non me l'ha mai resa troppo simpatica. Poi è un po' sfigata eh, va a chiedere asilo politico proprio a casa di sette spilorci che estraggono i diamanti e non hanno la donna delle pulizie, quindi la mettono a fare la ragazza au pair. Perdipiù è una cretina. Come faccio ad immedesimarmi in una che viene avvelenata con una mela? Puoi fregarmi con una torta, una pizza, una lasagna. Ma con la frutta? Ma mangiatela te la mela, brutta vecchia rincoglionita. Oh i vicini non danno più il benvenuto come una volta.
Quindi no, biancaneve no.

La bella e la bestia.
Belle è dolce, gentile e carina. E scema. Se no non si spiega perchè si piazza in casa un uomo rozzo brutto e peloso, con un carattere di merda, che non vuole mai uscire e la tratta come l'ultima delle zerbine. Però poi viene ripagata perchè lui scopre la depilazione al laser e diventa carino.
E' inutile che esulti Belle! Non lo fa per te. E' la classica crisi di mezza età. Che finirà con una tresca.
Non fa per me.

La bella addormentata
Ecco da piccola non amavo particolarmente questa fiaba, ma adesso diciamo che la rivaluto.
Perchè ho un gran sonno, e vorrei dormire anche io senza invecchiare.
Purtroppo io non mi avvicinerei ad un arcolaio manco per sbaglio.
Via anche questa.

La sirenetta
Ariel è una principessa che vive in un mondo meraviglioso dove al mattino ci mette un attimo a prepararsi perchè è questione di abbinare solo un bikini alla coda, e non si può sbagliare.
Insomma ha una vita facile.
E decide di mollare tutto per seguire un tizio che ha conosciuto una sera mentre era ubriaco, che poi il giorno dopo non la riconosce neanche.
Ma è?! Ma sei seria?
Non ci siamo.

Jasmine di aladdin.
Questa fa il paio con Ariel, con l'aggravante che si innamora di un delinquente extracomunitario, ladro e senza permesso di soggiorno.
Immedesimarsi è impossibile.

Cenerentola è stata per tanti anni la mia fiaba preferita.
Lei è bionda, come me.
Povera, come me.
Bella....quasi come me.
Il sabato ci mette tutto il giorno a rimettere a posto casa, proprio come me.
Vive in una specie di stalla, se non do' una pulita in fretta avremo in comune anche questo.
Quello che non viene mai detto esplicitamente è che cenerentola è un'amica di merda: ti chiama all'ultimo momento perchè deve andare ad una festa e ti chiede di prestargli un vestito, le scarpe e la macchina.
E già questo non è il massimo.
Perdipiù siccome si ubriaca (come me) il vestito te lo rende che è uno straccio, la macchina tutta ammaccata, e si perde pure una scarpa per strada.
Col cazzo che gliele presti ancora le tue cose, la prossima volta.
E quindi siccome io non distruggo le cose prestate, purtroppo non va bene nemmeno questa fiaba.
Anche se c'eravamo vicini.

Pensa che ti ripensa, alla fine è saltato fuori che stavo guardando nella direzione sbagliata.
Io stasera ho comprato un sacco di dolci e mi son chiusa in casa, da sola ad abbuffarmi.
E quando i bambini hanno suonato per dolcetto o scherzetto, ho finto di non sentire.
E se non staccano quelle stupide dita grassocce dal campanello gliele mangio.
Alla fine ho trovato la mia strada: sono la strega di hansel e gretel, altro che principessa...



Halloween

Nel paleolitico Circa dieci anni fa
Io e cugina organizziamo una serata in discoteca, è un posto figo (pare) e abbiamo deciso di non travestirci.
Parcheggiamo e scendiamo dalla macchina, lei ha una gonna lunga e una specie di golfino.
Ci dirigiamo all'entrata, dietro di noi tre ragazze.
Una dice: ecco lo sapevo che dovevamo travestirci, visto che son tutti in costume?
Io e mia cugina ci guardiamo e le guardiamo con in fronte un enorme punto interrogativo.
E la genia rivolta a mia cugina: cioè io la prossima volta esco con voi, queste sono di un noioso, non hanno neanche voluto travestirsi! Comunque tu sei vestita da zingara, ho capito, e tu invece?
Io scoppio a ridere e mia cugina imbarazzatissima risponde: ma veramente io non sono in costume.
Finisce che la tizia vorrebbe sotterrarsi e mia cugina pure.
Io non ho mai riso così tanto.

Sette anni fa
Festa in maschera in discoteca. Una discoteca dove c'è musica revival. C'è anche un concorso e la maschera più bella vince un viaggio non mi ricordo dove. Mia cugina si traveste da geisha, io da corsara e ancora ringrazio il cielo che nessuno ci abbia fotografate. Entriamo. E' una discoteca gay. Ci siamo divertite eh ma ancora non sono convinta che sia giusto far vincere il premio ad una trans, cioè grazie al cazzo che sei brava a travestirti.

Cinque anni fa
Queenzit: Coinquilina? Cosa facciamo ad halloween?
Coinquilina: si sta a casa. Sei pazza a voler uscire? Tutti fanno gli scherzi. Son tutti mascherati. Io ho paura.
Un sacco di rapine, gente stuprata...
Queenzit: davvero?!
Coinquilina: no sto esagerando è che non ho voglia di uscire perchè il massimo divertimento è far spaventare la gente, per di più c'è in giro il mondo...stiamo a casa che è più sicuro.
Le ultime parole famose.
La mattina dopo su tutti i tg c'era la storia della povera meredith.
Ricordo benissimo che rimanemmo sconvolte entrambe.

Due anni fa
Casa nuova, zero amici, nè coinquiline, nè sky.
La muerte.
Guardo un film drammatico e sto piangendo a dirotto quando suonano alla porta.
Sei bambine facevano dolcetto o scherzetto.
Abbiamo chiacchierato, riso, bevuto coca cola e loro mi hanno raccontato dei loro problemi.
Mi hanno anche scritto un biglietto con le loro firme e i ringraziamenti per quanto ero stata carina, simpatica, bella (?) e gentile. Hanno scritto "non ti dimenticheremo mai".
Mai fino al lunedì mattina, quando ne incrocio una nel giardino condominiale e non mi saluta.

Anno scorso
Io e tre amiche a casa mia: ci troviamo a bere qualcosa e poi usciamo.
Bere qualcosa è diventato bersi qualsiasi cosa e dimenticarsi di uscire.
Ci hanno ritrovate il giorno dopo, vestite di tutto punto, collassate su letto e divani ubriache marce.
Io avevo ancora le corna da diavolessa in testa.

Quest'anno
Nuove colleghe: tu che sei giovane (?!) andrai a folleggiare stasera eh...raccontaci che programmi hai!
Dormire. Al massimo per non essere completamente fuori tema mi impegnerò per avere un incubo.



A volte ritornano


Io non me ne ero andata ero solo in stand by, solo che mi serviva un titolo in tema con halloween, e siccome sono stanca morta posso già essere considerata un po' zombie.

Infatti in queste ultime due settimane e mezzo, per l'appunto da quando c'è stato il mio upgrade al lavoro, io non ho fatto altro che lavorare, dormire e pensare ad imparare per lavorare il giorno dopo.
Quindi idee zero e intuizioni ancora meno.
Certe sere non riuscivo a mettere insieme nome e cognome, figurarsi pensare di poter scrivere due righe di fila.
E mi sentivo pure costantemente in colpa perchè stavo trascurando a' creatura (il blog).
Stasera che il doppio training è finito, e che è iniziato un ponte di 4 giorni, finalmente stacco il cervello e posso tornare qui.
Poi ho rifatto i colpi di sole, quindi oltre ad essere un minimo ispirata ho anche l'autorizzazione ad essere stupida.
Insomma dieci righe di vuoto sproloquio però già mentre scrivo ho la sensazione che non so a voi, ma io mi sono proprio mancata.

venerdì 26 ottobre 2012

Ogni occasione è buona

Lunedì
Che palle ho il raffreddore, spm mi ammazza e lo stipendio non arriva mai.
Per combattere la depressione ho comprato un paio di scarpe.
Queste:



Mercoledì
Cavoli mi sono accorta che non ho nemmeno un paio di scarpe alte ma comode.
E poi mi mancano un paio di scarpe da cucciolo di trans.
Mi servono.
Quindi ho comprato queste:




Venerdì
Evvai la settimana lavorativa è finita, oggi posso uscire presto ed è arrivato lo stipendio.
Per festeggiare ho comprato queste:




È stata una settimana proficua.

mercoledì 24 ottobre 2012

La pubblicità del momento

Ne parlano tutti della pubblicità di chanel 5 con brad,
percio' non posso esimermi.
Quello che penso io è che mi sfugge il senso di conciare una persona come uno scappato di casa che non vede la doccia da due mesi, quando si tratta di  pubblicizzare un profumo.
Sarà un profumo per barboni?
Direi che non ci siamo proprio.

Quindi fuck brad con il look finto trasandato.
Welcome skarsgard: tu si che sei un bel vedere.

Da oggi anche sotto casa mia






lunedì 22 ottobre 2012

Isterismo to-ta-le

E' il 22 ottobre, sono le 22 e fuori ci sono 22 gradi.
E' un post sulla cabala?
No. E' un post sull'esaurimento che sta per venirmi, visto che con sto clima mosche, zanzare e cimici non si contano neanche più. E hanno rotto il cazzo.
So che mi rimangerò presto queste parole ma vorrei che ci fossero due gradi così sarebbero tutte belle sterminate dal gelo e vaffanculo.
Alle prossime elezioni il mio voto andrà a chi nel suo programma metterà la voce "tagli agli insetti, che tanto non servono e danno solo fastidio".
Ah signora mia, quando il sindaco sarò io...altro che pisapia!
Asfalto dappertutto e smog a strafottere, voglio vedere poi se qualche insetto ha il coraggio di transitare ancora su milano.
In ogni caso se non sapete cosa regalarmi a natale ricordatevi che una coppia di pipistrelli che fa la ronda sul mio terrazzo è sempre un bel pensiero.

sabato 20 ottobre 2012

Non sai cosa ti sei perso in tv 22 - How i met your mother

Parliamoci chiaro: nessuna serie tv sarà mai ai livelli di Friends, quindi mettiamoci pure il cuore in pace.
Neanche Scrubs? No.
Neanche Sex and the city? No.
Ho detto nessuna.
Quindi neanche How i met your mother.
Che però, anche se l'argomento è "trentenni di new york che si ritrovano al bar sotto casa" esattamente come Friends, non mi disturba affatto.
Anzi è proprio carino.
Ted è il protagonista, ma conta quanto il due di spade quando la briscola è a bastoni, perchè infatti tutti amano barney. Io amo robin, ma devo ammettere che barney è un genio.
Per esempio, è di barney, La teoria della sirena.
Cito da wikipedia:  una ragazza che inizialmente sembra brutta (tricheco), dopo un certo tempo passato con lei (timer della sirena) diventa incredibilmente attraente (sirena). La teoria deriva dal comportamento dei marinai, che non vedendo donne per lungo tempo nei loro viaggi, iniziavano a scambiare i trichechi sugli scogli per delle bellissime sirene.
Ecco, questo qui è esattamente il motivo per cui io non voglio dare confidenza agli uomini sposati.
Non è colpa loro, non è merito mio, nè viceversa (beh viceversa anche no).
E' condividere tempo e cazzeggio che ti fotte.
E ora non devo neanche più sbattermi a spiegarlo perchè mi basta rimandare tutti all'episodio 11 della 6 serie, che ho risolto.
Meglio di così...
Direi che già solo per questa teoria comunque vale la pena vedere tutta la serie.
Io sono a metà della settima stagione, quindi non spoilerate che sotto casa mia hanno aperto un'armeria e non vorrei in periodo di saldi, ritrovarmi a pensare a voi.


Organizzando

Qz: amicaaaa!
AmicaF: amoooo!
Qz: facciamo la muffa il ponte del 1° novembre o organizziamo una gita?
AmicaF: organizziamo! Dove andiamo?
Qz: dobbiamo fare la scenetta che ci pensiamo o diciamo subito che andiamo a roma?
AmicaF: non saprei...valutiamo...
Qz: bologna?
AmicaF: è piena di hipster, anche no. Torino?
Qz: mi vuoi morta? Odio torino, troppe gite scolastiche. Firenze?
AmicaF: che cazzo me ne frega fi firenze. Io voglio andare a roma!
Qz: appunto.
AmicaF: ma siamo malate, andiamo sempre a roma.
Qz: si ma ci stiamo solo un giorno di solito, questa volta vedremo roma davvero! Sarà un po' la prima volta...e poi roma è bella, non è colpa nostra se è bella.
AmicaF: infatti. Non siamo noi. E' roma che ci chiama!

E quando roma chiama, noi rispondiamo "ao".



Mi tufferò nei carboidrati

E' scientificamente provato che quando esci di casa conciato come un disperato perchè tanto devi solo scendere a prendere il pane incontri proprio le persone che non dovresti incontrare mai.
Tipo l'ex, una comitiva di svedesi, il dirimpettaio figo o un tizio a caso famoso perchè bello bello bello in modo assurdo.
Io oggi ho sfidato la sorte e mi è andata bene,  ma i metri da percorrere erano davvero pochissimi, però il mio consiglio resta sempre di vestirsi dignitosamente che la sfiga è dietro l'angolo.
E pure gli insulti di Queenzit.

Essendo mezzogiorno ho inforcato un paio di rayban perchè veramente nessuno deve riconoscermi quando ho addosso la felpa grigia di hello kitty con un cuoricione verde assolutamente en pandant con i pantaloni della tuta adidas color smeraldo col le righe blu. A completare l'outfit un paio di nike shox bianche che richiamavano la scritta sulla felpa, ma soprattutto la coda per tenere a bada dei capelli improponibili.

Entro in panificio e mi metto in coda.
E come sempre ascolto le conversazioni degli altri.
Il vecchietto dietro di me dice alla moglie: ma questa qui non è una della televisione?
La moglie: ma chi?
Lui: questa!
Lei: no ma chi intendi?
Lui: non lo so il nome...
Lei: per me no. non mi ricorda nessuno.
Lui: ma si, ha la faccia conosciuta!
Lei: se mi fai capire a chi ti riferisci...
Lui: non lo so il nome, una della tele.

Allora siam qui io, una signorotta davanti a me e i due vecchietti, ovvio che si riferiscono a me.
La mia autostima a questo punto ballava il can-can.

Poi guardo meglio la signora davanti a me...
...è la tata Lucia.
Tanti saluti all'autostima e mi dia un chilo di pane và.


giovedì 18 ottobre 2012

Gente da metrò


Amica in metropolitana che hai il parka con il cappuccio peloso, anche io ho tanta voglia che arrivi il freddo ma coprirsi così anche quando ci sono venti gradi non istigherà in nessun modo il generale inverno ad arrivare prima.
Lo stesso vale per la tua amica wannabe figa che gira con il montgomery di lana.

Amico che ogni volta che qualcuno ti passa vicino controlli se ti ha inzozzato le sneakers prada del 2002, lascia perdere che anche se brillano fanno schifo lo stesso.

Amico svedese alto due metri, biondo, superfisicato, levati quei sandali subito.

Amica con la pashima in finto check burberry, guarda che la borsa gucci non renderà credibile che anche la sciarpa sia originale. Neanche agli occhi di un orbo.

Amica che ti sei messa la camicia al contrario per essere originale e rompere gli schemi, ti stai pericolosamente avvicinando alla divisa che più ti confà: quella tipica di chi è rinchiuso in un centro di igiene mentale.

Amiche che stamattina vi siete messe i leggings non mi stancherò mai di ribadire che i leggings non sono pantaloni.
Siccome non vi entra in testa ripetiamolo tutti insieme, all together, alle zusammen: i leggings non sono pantaloni, leggings are not trousers, leggings sind nicht pants.
Mettete una cazzo di maglia lunga sopra, e non me lo fate ripetere che non mi pare un concetto complicato.

Amiche che fate il bagno nel profumo scadente per lasciare la scia, ringraziate il signore che l’omicidio è ancora un reato punibile con la reclusione, se no lo so io che fine avreste già fatto.

Amici Zingari che suonate sempre la stessa, medesima, ripetitiva canzone, datevi fuoco.

Amica incinta la salopette anche no. No, no e no. E' dal millenovecentonovantaquattro che è no. Ma neanche per tinteggiare casa. Mi stai facendo male agli occhi.

Amici che non avete le auricolari e ascoltate lo stesso la musica a tutto volume sui mezzi pubblici vi prego. Che cazzo di moda nuova è?! Che poi musica...nenie albanesi, pop rumeno o neomelodico latinoamericano. Ma c'è da essere fieri di ascoltare sta roba? Appunto. Basta con questo casino che ve lo buco sto cellulare eh.



Un sacco di pareri non richiesti


Commenti su Milano e sul mio trasferimento, in diretta dal paesello d’origine (purtroppo non ho resistito e ho aggiunto i miei commenti).


Beh lei lavora a Milano. Chissà quanto guadagna.....oh non puoi capire la differenza di stipendi tra qui e 30 km da qui  guarda!

Io non potrei mai vivere a Milano, che paura!...Ma paura di cosa? Non ho mica capito.

Girare in macchina a Milano è un delirio ....mia sorella ha guidato in città il giorno dopo aver preso la patente ed è ancora tutta intera sarà l’eccezione che conferma la regola.

Non si può vivere a Milano: come si fa che non c’è mai parcheggio?... Veramente sotto casa mia ce ne sono quanti ne vuoi.

 I milanesi sono freddi...ma quali milanesi? Dove cazzo sono i milanesi? Io ne avrò conosciuti due in sei anni.

 I milanesi se ti succede qualcosa ti ignorano...e fanno bene, prova anche tu a farti i cazzi tuoi una volta ogni   tanto.

I milanesi sono cafoni e non salutano...no, salutano invece, ma velocemente perchè hanno fretta. Se tu sei in giro tutto il giorno a divertirti buon per te, io purtroppo ho sto brutto vizio di lavorare.

Anche mio cugino abita a Milano! Dove? A Trezzano....che a casa mia non è esattamente la stessa cosa.

Le case a Milano costano. Beh ma anche in centro a (nome a caso di un paesino di provincia di duemila anime) ormai i prezzi si sono alzati e mi sa che siamo li...seeeeeeeeeeeeeeeee ahahahaha si si, no hai ragione.

Ormai a Milano ci sono solo i drogati e gli extracomunitari. I ricchi abitano tutti fuori città....si infatti gli appartamenti in centro sono tutti liberi, e li danno ai barboni per tenerli al caldo d'inverno mi han detto.

Ah ti sei trasferita a Milano? Il paese ti stava stretto? Cosa ci sarà poi in più che qui....L’indifferenza per esempio!


Povere le mie orecchie.

La calamita per i pazzi

C'è scritto "pazzi".
No, lo ribadisco perchè se fosse stata per l'altra cosa, non avrei avuto tempo per un blog.
Adesso che ho chiarito procedo con il racconto.

Alla pensilina del pullman questa mattina fumo una sigaretta perché sono stufa di aspettare e la regola dice che appena accendi il pullman arriva.
Neanche a dirlo e il pullman fa capolino da dietro l'angolo, quindi siccome sono educata e amo la mia citta' vado a spegnere la sigaretta nel posacenere.
Appoggiato al cestino un uomo, non tanto a segno, che parla da solo.
Cioè stai con un cane, almeno parla con lui no? No.
Che mi frega vado e spengo.
E questo genio incompreso mi guarda e mi dice: ma mi hai buttato la sigaretta nella tasca???
La mia proverbiale pazienza ha preso a braccetto la mia inconsistente tolleranza e insieme se ne sono andate affanculo.
E infatti l'unica risposta che mi è venuta è stata: ma sei scemo? Ma secondo te? Direi che la sto spegnendo nel posacenere. Vai a lavorare!
Vai a lavorare non c'entrava niente ma ci sta sempre bene mi pare.
E per questa mattina questo è quanto.

Questa sera, stanca morta sderenata, salgo sul pullman e trovo posto, quindi mi siedo.
A ben quattro fermate da casa mia ecco che sale un tizio: sporco, lercio, unto, ubriaco come neanche io ai bei tempi, puzzolente come una cazzo di latrina mai lavata, e pure con la pancia deforme e senza denti. Mi punta diretto e mi si para davanti. Mi sorride pure!
Piuttosto che respirare vicino a lui gli cedo il posto, e calcolando che io piuttosto che alzare il culo mi invento di essere storpia, zoppa o incinta lascio immaginare quanto poteva puzzare.
E durante il tragitto sto scemo continua a ridere e a parlare di non so cosa visto che io avevo le cuffie e non ho ascoltato.
Ma prima di scendere ecco che sento che dice: ma perchè non mi rispondi?
E anche qui la pazienza dà forfait ad una velocità che nemmeno io di fronte ad un invito ad una serata al karaoke scappo cosi velocemente.
Quindi rispondo: ma che cazzo vuoi? Ma chi ti conosce! Ma vai a lavorare barbone!
Qui il "vai a lavorare" secondo me ci stava tutto...


Nel regno dei disadattati sono una celebrità.


mercoledì 17 ottobre 2012

Del pensare positivo

Qz: Ciao mamma! Ti volevo dire che sono molto contenta perché forse verro' spostata al settimo piano, in dirigenza, per un nuovo lavoro. Finalmente dopo tanti sacrifici...
Mamma: brava! Sono proprio contenta! Anche se...
Qz: anche se?! Cosa??
Mamma: al settimo piano...chissa' se viene il terremoto che paura!

lunedì 15 ottobre 2012

E speriamo di no

Ho appena sentito su National geographic channel che secondo alcune persone gli unici animali che sopravviveranno all'apocalisse saranno le blatte giganti.
Che poi domineranno il mondo.

Ma che schifo.
Erano meglio gli zombie.

sabato 13 ottobre 2012

Isn't she lovely?

Mi dispiace per voi, ma davvero.
Mi dispiace quando dovete sorbirvi trecento righe di improperi perché mi è andato storto qualcosa.
O quando inizio con gli insulti perché vedo qualcuno in giro vestito ammerda.
Già che ci siamo mi dispiace anche quando vi ritrovate davanti post che potrebbero  benissimo essere stati scritti da uno scaricatore di porto.
Mi dispiace tantissimo quando non concordate con me e io attacco direttamente alla giugulare senza dare il tempo di dire beh.
Mi dispiaccio a morte quando vedete nel titolo che ho recensito qualcosa e poi nel post finisce che c'e' di tutto tranne che una descrizione del programma in questione.
Mi dispiace quando con un'arroganza sufficiente per farvi venir voglia di farmi saltare i denti, critico tutto quello che mi capita a tiro.

Ma la cosa che mi spiace piu' di tutto e' che non mi possiate vedere quando canto a squarciagola e ballo in piedi sul divano, in mutande e in maglietta.
Li si che sono adorabile.

giovedì 11 ottobre 2012

Nomen non omen

Devo smetterla di parlare con la mia collega graziella.
Ogni volta che le parlo poi succede qualcosa di brutto.
Altro che graziella.
Disgraziella!

Ufficiosamente

Capo:    mi mandi il tuo mansionario quando hai tempo?
Qz:        certo! Lo aggiorno e te lo invio. Senti posso inserire "fatina risolvi problemi"?
Capo:    direi di si! E chiama giù in reception e dì a loro di aggiungere "attenti osservatori del soffitto".
Qz:        ok.
Capo:    ti passo quello della collega X, siccome ha poche voci inserisci "rompicoglioni" che è l'unica cosa                 che sa far bene e con costanza.
Qz:        provvedo subito. E a questo punto aggiungo nel mio "assistente sociale".
Capo:    ci sta.

mercoledì 10 ottobre 2012

Non sai cosa ti sei perso in tv 21 - Bondi vet

Mesi e mesi persi a cercare di creare un post sul mio uomo  ideale e poi una mattina accendi la tv e inizia sos veterinario ed hai la risposta a tutte le tue preghiere.
Prego guardare bene la foto:


Ok.
Prima di tutto credo che ormai anche tutti i miscredenti possano mettersi l'anima in pace perché questo uomo è la prova che dio esiste, cioe' ora e' proprio dimostrato.
Questo perfetto esemplare di uomo figo, non e' solo alto, biondo, e munito di fisico stratosferico.
No.
Lui e' dolcissimo.
E non dolce del tipo che ti caria i denti.
Non dolce tipo patetico.
Non dolce tipo melenso.
Dolce nell'accezione piu' positiva del termine.
Lui e' dolce perche' e' veterinario.
Cioe' fa il lavoro piu' bello del mondo.
Lo vedi tutto affettuoso e spontaneo e a suo agio con le bestiole e gia' ormoni ciao.
Poi corre sul lungomare con cosi tanti muscoli che tutti insieme non si erano mai visti.
Fa pure surf con un cagnolino!
Che davvero io amo gli animali ma in questo caso anche un po' chissenefotte del cane, sposta sta inquadratura che Chris e' in costume cazzo.
Basterebbe questo.
Dignita' addio, non puo' esistere nulla di meglio giusto?
Sbagliato!
Perche' ad un certo punto scopri che questo semidio si porta i cuccioli a casa la notte per curarli.
Li mette nel lettuccio vicino a lui e ogni tre ore si sveglia per dargli il latte.
Sono gia' cosi cotta che le ginocchia mi fanno giacomo-giacomo.
Perdipiú se il cucciolo, in questo caso di canguro, non ce la fa, Chris soffre e ha pure gli occhi rossi!
Volevo piangere anche io, ma il mondo e' cosi bello ora che so che lui esiste che nemmeno questa scena triste mi ha scalfito.

Allora era vero.
Esiste l'uomo per me!
E io che avevo ormai perso le speranze.

Ora non mi resta altro da fare che andare a dichiarargli il mio amore.
Devo solo correre da lui.
In australia.

Da qualcuno dovevo pur aver preso

Papà di QueenZit: sono stato in banca e ho visto il tuo estratto conto!
Qz: ah...ehm...oh cazzo...
PdQ: e dai non si può non aver mai nulla sul conto, e se succede un'imprevisto? Un' urgenza? Un' emergenza?
Qz: eh va beh, cosa mi deve succedere....
PdQ: metti che sei in giro con tua sorella e dovete comprare un vestito, o un paio di scarpe...
Qz: ammazza che emergenza Papà! Sono proprio una sconsiderata.




domenica 7 ottobre 2012

E il derby?





Direi che è andato bene.

Post it per il mio Papà

Papà adesso ho capito.
Ho capito che non ti importa che io abbia un fidanzato, non ti importa che ti faccia diventare nonno, non ti importa se sarò sola sempre:
sei orgoglioso che io sia così autonoma e indipendente.
Ceeerto.
Finchè riguarda gli altri però.
Perchè invece odi e non tolleri che io sia del tutto indipendente da te per le cose materiali.
E per ovviare a questo problema hai ben pensato di nascondermi il cacciavite.
Uffa papà sei ingiusto, a me serve il cacciavite!
Io devo potermi arrangiare.
E sai perchè?
Perchè tu pensi che finirà con me che ti chiamo e tu che corri in mio aiuto e invece succede che poi tu sei impegnato/ al lavoro/ a vedere l'inter e non rispondi e io rimango con la tapparella rotta.

Giuro papà che se è possibile ti voglio più bene se mi lasci il cacciavite, giuro!

Sesta giornata - serie A

Stasera c'è il derby della madonnina, e con l'ansia che ho di certo non farò il commento che se no verrebbe fuori un concentrato di mugugnii e insulti.
So che han vinto la juve e la roma.
Di più non saprei dire perchè ero impegnata a fare altro, come ogni domenica del resto.
Infatti questa rubrica calcistica credo sia la più scarna del mondo, ma pazienza.
E poi non è nemmeno colpa mia se devo rimettermi in pari con "How i meet your mother", no?

venerdì 5 ottobre 2012

Non sai cosa ti sei perso in tv 20 - La scuola

Un salto indietro di diciassette anni.
Tredici per me che l'ho scoperto giusto in seconda superiore.
Questo film è la mia adolescenza.
Lo conoscevo a memoria e lo so ancora tutto.
E' bastata la prima scena, per cominciare a piangere come una disperata, perchè in un secondo sono tornata li anch'io.
Con la stessa musica idiota, gli stessi problemi che vi prego ridatemeli adesso, gli stessi vestiti obbrobrio degli anni novanta, la smemo, le ciocche di capelli schiarite, il bomber e i dr. marteens finti, i libri, il professore di lettere che ti insegna più lui che tutti gli altri messi assieme, le gite scolastiche dove conoscevi gente di altre scuole e ti accorgevi che fuori dal paesello c'era un sacco di mondo da vedere.

Quante volte ho visto questo film!
L'ho passato in eredità anche a Sorella, che ha ancora la videocassetta, che ai tempi era troppo piccola per capirlo, e che l'ha apprezzato anche se quando lei ha avuto quindicianni andava di moda tre metri sopra il cielo, e gli anni novanta eran finiti da un pezzo.

E comunque momento amarcord a parte,
il film è feeko, Silvio Orlando un grande, i ragazzi dei geni assoluti e tutto quello che non fanno i dialoghi lo fa l'intercalare romanesco.
Quindi guardatelo, e se l'avete già visto riguardatelo.
Lo amerete, giuro.






Vita da single - il venerdì

Diciamoci la verità il venerdì solitamente non è un buon giorno per restarsene chiuse in casa a guardare la tv, anzi è la sera perfetta per uscire e far tardi, ma questa settimana fa eccezione.
Ho la bronchite quindi uscire per rischiare la morte anche no, perciò stavo appunto scervellandomi per cercare dei lati positivi utili a superare questa clausura forzata.
E niente oh, mente vuota.
Anzi mille validi motivi per portar fuori il culo.
Che fastidio.

Ma poi la divina provvidenza c'ha messo lo zampino:
da San Vittore è evaso un numero indefinito di delinquenti.
Quindi città blindata, elicotteri a strafottere, forze dell'ordine ad ogni angolo.

E chi si muove più dal divano?



giovedì 4 ottobre 2012

Il segno

Da perfetta timorata di Dio, dopo sole ventimila volte che vado a Roma, domenica mattina si crea una situazione tale che alle 11.45 io mi trovi in piazza San Pietro.
Mi pare un segno divino: sono arrivata nel momento giusto per prendere la benedizione.
C'e' un bel po' di gente, ma non il pienone.
Non ci sono neanche i papaboys.
Ah no: ci sono ma sono lontani perche' comunque sul maxischermo li vedo.
Aspetta un attimo ma perche' ci sono i maxischermi?
Si affaccia da troppo lontano?
Ma la finestra mi pareva quella li...
Andiamo piu' avanti.
Ah ecco: si e' affacciato il Papa.
Dove lo vedi?
Dal maxischermo.
Ma no scusa le finestre son tutte qui, lui e' affacciato, ma da dove?
Boh, guardan tutti di la, sara' la', andiamo a vedere.
Non c'e'.
Va beh l'importante e' che siam qui al momento giusto no?!
Ok benedette entrambe.

Mi giro e vedo una suora.
Parto all'arrembaggio per capire da quale finestra si affaccia il papa' che non l'abbiamo trovata...
Qz: suora mi scusi, ma da quale finestra si affaccia il Papa che non siamo riuscite a vedere nemmeno durante la benedizione?
Suora: di solito da quella la. Ma oggi il Papa non c'e' e' a Castel Gandolfo.

Ehhhhh????
Ma no!
Ma come?!

Esattamente come andare a Lourdes e trovare chiuso. Uguale.

Cosa mi hai portato da Roma?

Dal weekend a Roma mi porto un bel bottino ricco e consistente: la bronchite.
Sodo a letto da ludedì, sfatta e ittasata.
Don respiro e ho pure la febbre.
Sono cosi rincoglionita dagli antipiretici che mi addormento guardando la tv e il giorno dopo mi chiedo se il sogno che ho fatto è davvero un sogno, oppure un episodio di qualcosa.
E tra dieci minuti mi chiederò se ho aggiornato davvero il blog o se ho solo sognato di farlo.

E come tutte le volte che ho la febbre c'è stato il terremoto.
Un po' come dire: non è che senza di te crolla il mondo.
Beh crollare no, ma vacillare anche si.