domenica 8 gennaio 2012

parliamone

E' da quando ho sentito a Studio aperto (per caso eh...) che splinder avrebbe chiuso, che mi è tornata la voglia di avere un blog.
Ora, questo è il mio problema più grande in assoluto: mi accorgo delle cose a scoppio ritardato, oppure è proprio quando non posso averle che le desidero. Come cazzo si fa a vivere cosi? Mah...me lo chiedo anche io.
Alla fine oggi ho deciso di mettermi d'impegno e aprire un nuovo blog, quindi siccome sono in continua evoluzione questa mattina ho pensato che la mia strada fosse quella della fashion blogger.
Poi mi sono ricordata di un piccolo dettaglio: io in foto vengo una merda. Quindi no.
Allora la seconda grande idea è stata quella di aprire un blog sulle scarpe, però poi non ho mai voglia (in realtà non so come si fa e non voglio sbattermi) di spostare (si dirà spostare? Boh) le foto dal cellulare al pc, quindi idea bocciata.
Alla fine ho deciso di aprire il milionesimo blog sulla vita sfigata di una disgraziata zitella, perchè è più semplice: di sfighe ne ho abitualmente tantissime da raccontare. E poi mi viene bene parlare del niente e sparare cazzate a raffica.
Auguri

1 commento:

  1. cambio.
    cambio scena, altra sequenza delle stesso film. provo ad appoggiarmi allo stesso ragionamento che hai seguito tu, ma vedo che comincio in fretta a rotolarmi su me stesso come un cane cui hanno dato del vino.
    mhm, con le cazzate ci so fare anch'io, è con le raffiche che ho qualche problema. credo sia una questione di fiato e di sangue.
    da quando frequento certi siti strani ho capito che il sangue che sta dentro un essere umano maschio non è sufficiente per irrorare ogni parte in un unico istante.
    potrebbe essere uno degli enunciati del principio di indeterminazione di Heisenberg. (uee tiriamocela senza ritegno, tanto nessuno lo sa cosa sia.. nemmeno io, chiaro).
    c'è un problema di pressioni, dislivelli e di vasi comunicanti. e se vogliamo dirla tutta esistono anche parti a capacità variabile: ma di questa storia ne sappiamo tutti a sufficienza e pertanto non mi soffermo.
    i blog si dividono, dal punto di vista dell'avventore maschio, in due: quelli che ti lasciano ragionare (e scrivere) e quelli che no.
    io preferisco decisamente quelli del primo tipo, e questo primo pezzettino di strada sembrerebbe permettere al mio sangue di occuparsi di roba tipo deambulazione e pensiero (quasi)evoluto.
    di questo non ti ringrazierò mai abbastanza, Qzeta, salvo svolte impreviste che mi potrebbero attendere più avanti.. ma non credo.
    alla fine hai deciso di mantenere un basso profilo: saggia, quieta, e direi che la scelta paga.
    in realtà penso che se quello che ho letto entrando caso in un punto a caso di questo viaggio non mi avesse ispirato parole buone, beh, credo che non mi sarei lasciato cadere su questo pianeta.
    q quindi viva la sostanza in una buona forma. le masturbazioni fashionfetishmentalchallenging lasciamole in qualche altro altrove.
    mi piace che fuori dal mio giardinetto ci sia la tua casa, e non una fumeria d'oppio cibernetica.
    e poi si sa, due vicine non va bene. mai.

    quello che ho imparato da questo post. non ce n'è: le decisioni che funzionano spesso sono quelle adottate escludendo le altre.

    (pavento reprimenda, sono stato troppo cazzaro? eppure mi sforzo..)
    udl

    RispondiElimina